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No Tav, scontri alla stazione di Torino.
Un'attivista romana: "Polizia in antisommossa, cariche a freddo"

E' successo intorno alle 20, quando molti manifestanti di ritorno dalla Val di Susa volevano salire sui treni per Milano e per Genova, "ma si sono trovati davanti una barriera di celerini che hanno iniziato a manganellare senza un apparente motivo", ha detto Stefania, salita da Roma per manifestare

 

di Michela Greco da Paese sera on-line del 25/02/2012
http://www.paesesera.it/Cronaca/No-Tav-scontri-alla-stazione-di-Torino.-Un-attivista-romana-Polizia-in-antisommossa-cariche-a-freddo

 

Fumogeni, bombe sonore, scudi e manganelli, e poi una carica. E' successo alla stazione torinese di Porta Nuova, dove un gruppo di romani che era a Torino di ritorno dalla manifestazione No Tav, che si è svolta del tutto pacificamente, intorno alle 20 ha assistito a scene da incubo. "Si è formato un grande gruppo al binario 20 della stazione - ci ha detto Stefania, manifestante di 46 anni - dove le persone che dovevano salire sul treno per Milano si sono trovate davanti una barriera di celerini in tenuta antisommossa. Non facevano passare nessuno, dicendo che non poteva salire chi non aveva il biglietto, ma molti lo avevano e non potevano passare comunque. I manifestanti si sono messi a cantare qualche slogan, tipo ' Liberi tutti', senza insulti né provocazioni, qualcuno si è avvicinato ai poliziotti per chiedere spiegazioni, ma questi hanno iniziato a caricare all'improvviso e manganellare. Abbiamo visto un ragazzo per terra con la testa spaccata".

 

Stefania racconta che la stessa barriera di poliziotti in tenuta antisommossa si era formata anche sul binario 10, dove c'era il treno in partenza per Genova, ma molte meno persone. "Ho fatto tante manifestazioni - ci ha detto Stefania - sono stata anche a Genova, ma ho visto una cosa allucinante stasera, perché c'erano solo persone che volevano prendere il treno, tranquille. Gente di tutte le età con il biglietto del treno in mano".


La testimonianza

Ciao Barbara, ciao tutti,
dopo la magnifica manifestazione abbiamo preso il treno delle 18.09 da Susa per Torino.
Viaggio tranquillo, tutti un po' stanchi.

Arrivati alla stazione di Porta Nuova (19.50) siamo scesi e stavamo per uscire quando abbiamo visto circa 20/25 celerini schierati all’accesso del binario 20 dove c'era il treno in partenza per Milano. IL treno per Milano era previsto dal binario 18 di fronte al treno in arrivo da Susa, ma è stato spostato.
Moltissime persone scese dal nostro treno dovevano andare a Milano, ma gli è stato impedito dai celerini (schierati in tenuta antisommossa, con tanto di caschi, manganelli e scudi) con la scusa che non facevano salire persone senza biglietto.
La gente ha iniziato a cantare slogan, senza nessun atteggiamento provocatorio (nonostante molti il biglietto lo avessero in mano).

Dopo qualche minuto di tensione, forse perché è stata annunciata la partenza del treno per Milano, abbiamo assistito ad un attacco violento della polizia contro le persone (tutte le età) che volevano prendere il treno. Abbiamo visto un ragazzo con la testa rotta. Sono state esplose alcune bombe sonore e abbiamo visto alcuni fumogeni.
La polizia riprendeva.

Alla fine della carica, c'era ancora la polizia schierata (due o tre controllori delle FS dietro di loro, ma di qualche metro) e una grande folla che ancora era lì in attesa di salire sul treno.
Andando via, al binario 10 (treno in partenza per Genova) c'erano una quindicina di celerini anche loro in tenuta antisommossa, ma pochi passeggeri davanti.

Uscendo abbiamo visto diversi blindati (tre fermi davanti all'accesso della stazione in via Nizza, con i poliziotti che controllavano a vista la gente che usciva e che sostava. Diversi blindati li abbiamo visti mentre andavano in direzione della stazione mentre noi ci allontanavamo, con sirene spiegate e a grande velocità.

La carica alla quale abbiamo assistito è stata assolutamente immotivata e gratuita. Sembrava evidente che la polizia stesse aspettando proprio i passeggeri in provenienza dalla Val di Susa per alzare il livello di tensione (eufemismo....).

Utilizzate questa nostra testimonianza come meglio credete. Noi abbiamo ritenuto utile informare un giornalista di Roma che conosciamo di Paese Sera.

Buona lotta. Noi ci siamo
Stefania Pizzolla
Servizio civile internazionale